Grande partecipazione alla giornata di studi "Terra, il pianeta che vive"

Si è conclusa la giornata di studi dal titolo “Terra, il pianeta che vive. Un viaggio nella complessità della nostra casa comune”, svoltasi in Aula magna la mattinata del 29 novembre.

 I relatori hanno affrontato il tema della biodiversità e ognuno ha apportato le proprie competenze professionali, insegnando che i fenomeni naturali come la riduzione della biodiversità devono essere affrontati in maniera olistica, attraverso l’uso di conoscenze che risultino quanto più trasversali e interdisciplinari. Ha svolto il ruolo di mediatore della conferenza il Prof. Carlo Cerioni, ex docente di Storia e Filosofia dell'Istituto per molti anni, ora in quiescenza.

 Il Prof. Michele Mattiolo, docente di Geologia dell’Università di Urbino, ha presentato la relazione tra i minerali del suolo e l’uomo. Idea forte del suo intervento è stata quella di puntare sulla conoscenza delle risorse del Pianeta per utilizzarla in maniera adeguata, affinché si possano ridurre i danni causati dai disastri naturali.

La Prof.ssa Maria Balsano, docente di Biologia dell’Università di Urbino, ha fatto chiarezza sul complesso concetto di Biodiversità e sul fatto che è un processo che cambia nel tempo e nello spazio, evidenziando, a livello globale, quali sono i punti, definiti “Hot spot”, dove risulta il massimo livello qualitativo e quantitativo della diversità biologica.

Il Prof. Raniero Colonnelli, docente di Scienze Naturali del Liceo Da Vinci, si è concentrato sulla biodiversità del suolo come risorsa unica da cui si ricavano direttamente e indirettamente gli alimenti per sfamare l’intera popolazione mondiale. Nel suolo si instaura una fitta e complessa rete di interazioni che lo rende fertile e ospitabile alla coltivazione. Il docente ha denunciato però la perdita di suolo dovuta allo sfruttamento e all’uso di certe pratiche agronomiche intensive che, riducendo la biodiversità, compromettono sicuramente l’equilibrio biologico e la fertilità che normalmente si riscontrano in un suolo non antropizzato.

Il Prof. Vereno Brugiatelli, docente di Filosofia del Liceo Da Vinci, ha trattato la tematica della coappartenenza uomo-paesaggio secondo la prospettiva della complessità che vede l’uomo come parte integrante della “rete della vita”. Egli ha messo in luce come l’uomo, in quanto parte della biosfera, se distrugge quest’ultima, distrugge sé stesso. Muovendo da questa condizione ontologica, Brugiatelli è passato poi ad analizzare i concetti di paesaggio e di ethos, intesi come abitare responsabile nei confronti degli ecosistemi e della biodiversità.

Ottima è stata la partecipazione degli studenti e delle studentesse intervenuti all’evento.

In allegato un video dell'evento.



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Pubblicato il 02-12-2024