Prevenzione HIV e MST. Grazie ad OCF!
Nell’ambito dei progetti finalizzati al benessere e alla salute degli studenti, tutte le classi terze del Liceo Scientifico “Da Vinci” di Jesi hanno partecipato, nel mese di febbraio, ad incontri di quattro ore complessive con l’Associazione Opere Caritative Francescane di Ancona, che da qualche anno interviene e collabora nel nostro istituto a tale scopo.
L’ Associazione è stata fondata da Padre Silvano Simoncini, appartenente all’ordine dei Frati Minori Francescani, e persegue i principi della grande tradizione francescana. OCF è nata ufficialmente come Associazione di Volontariato il 1° ottobre 1992, con l’intento di racchiudere e coordinare all’interno di un unico Ente tutte le attività caritative francescane delle Marche. L’Associazione OCF si occupa da tempo di attività di informazione e prevenzione dal virus HIV e, più in generale, dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili, oltre ad aver creato in provincia di Ancona dal 2002 la Casa Alloggio Residenziale “Il Focolare” per persone con Hiv/Aids in situazioni di disagio socio-familiare e bisognose di un’assistenza quotidiana e a gestire altre case di accoglienza, mense e alloggi protetti nelle Marche.
Il dott. Paolo Petrucci, operatore di OCF, ha spiegato agli alunni le modalità di trasmissione e di contagio dal virus Hiv, la diffusione attuale del virus e di altre MST, l’utilizzo corretto del profilattico, gli attuali sistemi di profilassi e cura per rapporti a rischio (PrEP, PEP, TasP). Gli studenti sono stati sensibilizzati inoltre sul tema dell’educazione consapevole all’affettività e alla sessualità e informati sull’esistenza ad Ancona della struttura Ancona CheckPoint nella sede di via delle Grazie, che permette a tutti i maggiorenni di effettuare dei colloqui con personale qualificato ed eventuali test rapidi gratuiti in anonimato per Hiv, Hcv e Sifilide.
Queste le riflessioni e l’opinione di una studentessa di una nostra classe terza, Marconi Sofia: “Cos’è l’HIV? E l’AIDS invece? Domande così banali, ma allo stesso tempo coperte da un velo di disinformazione. Grazie agli interventi dell’Associazione OCF in classe, noi giovani siamo stati informati e sensibilizzati sui modi di prevenire l’HIV e sui comportamenti a rischio. Paolo Petrucci ci ha parlato di argomenti spesso “demonizzati”, quali il sesso e le malattie sessualmente trasmissibili. Fin da subito è emerso in noi ragazzi un po’ di timore nel rispondere alle domande dell’operatore, come se stessimo conversando di argomenti proibiti...A dirla tutta, al giorno d’oggi tra noi giovani è spesso così. Una sorta di dogma o tabù, se così lo si può definire, avvolge la sfera sessuale e tutto quello che riguarda l’intimità di una persona. Se viene aperto l’argomento, spesso è per scherzarci, per riderci su e quasi mai per discuterne seriamente: noi ragazzi, quando ci sentiamo chiamati a parlarne direttamente, spesso ci limitiamo per imbarazzo a brevi risposte, sembrando che siamo poco interessati a queste tematiche. A detta di noi studenti, questi incontri sono stati perciò molto importanti e utilissimi per affrontare il tema della prevenzione sessuale e discuterne in modo giusto. Dopo aver provato a sondare tra di noi opinioni e conoscenze di base sull’argomento in questione, spesso alquanto scarse o fumose, il signor Paolo ci ha infatti illustrato e raccontato, in modo molto coinvolgente ed empatico, le insidie che si possono celare dietro a comportamenti sessuali che sembrerebbero apparentemente non aver nessun rischio (e che invece hanno) e i possibili modi per ridurre l’eventualità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Confrontandomi con i compagni, concordiamo tutti nel dire che queste lezioni sono state proficue nello sfatare falsi miti e ci hanno fatto osservare che, in una società pronta a volte a puntare il dito, se non ben informati, si può spesso sbagliare anche solo perché ci si basa sui pregiudizi o sulla disinformazione. Abbiamo ritenuto inoltre un’ottima iniziativa la presenza di un camper mobile di Ancona CheckPoint qui davanti all’edificio del liceo con un’équipe per effettuare i test, durante l’assemblea d’Istituto di febbraio. Si è trattata di un’occasione tangibile per far comprendere che non bisogna vergognarsi di fare il test, soprattutto se si nutrono dei dubbi. Non ci si deve mai sentire a disagio di fronte a situazioni che riguardano la nostra salute e noi tutti.”
Pubblicato il 15-03-2025