Studenti del Da Vinci in cattedra all'UNITRE di Falconara

Nell’ambito del progetto "Studenti in cattedra", ideato e realizzato dalla professoressa Marzia Bambozzi, docente di lettere e latino, gli studenti della 5°B del liceo “Da Vinci” di Jesi hanno da poco concluso con successo, presso l’Unitre di Falconara, un ciclo di lezioni di letteratura, già presentato in altra veste, nel mese di aprile, alla Libera Università degli Adulti di Jesi (Luaj).

Il progetto, nato dalla collaborazione con la Luaj a partire dal 2022, prevede l’elaborazione di brevi corsi monografici da parte degli studenti, che li propongono agli iscritti dell’università invertendo i tradizionali ruoli di docente e discente. Grazie ai riscontri fin dall’inizio molto positivi e alla recente collaborazione tra la prof.ssa Bambozzi e il prof. Carlo Cerioni - ex collega di storia e filosofia, da anni insegnante all’Unitre - dal 2024 l’iniziativa è stata estesa anche all’Università degli Adulti di Falconara. Qui, in occasione dell’apertura dell’anno accademico, a metà ottobre, presso la Biblioteca Francescana di Piazza Sant’Antonio, entrambi i docenti hanno tenuto una prolusione dal titolo “Homo viator. Declinazioni del viaggio tra mito e metafora”. È proprio il viaggio, esperienza da sempre centrale nell’esistenza umana, il filo conduttore di questo 35° anno accademico dell’ormai storica istituzione falconarese.

Curato e tenuto dagli studenti nei mesi di novembre e dicembre, il corso di letteratura italiana, dal titolo "Le radici e i caratteri della modernità: percorsi tematici nella letteratura, dalle origini al Novecento", ha inteso sviluppare itinerari che intrecciano epoche, autori e generi, con l’intento di indagare la genesi, l’evoluzione, la pervasività e le attuali permanenze di costanti antropologiche che hanno strutturato l’autocoscienza dell’uomo moderno e il suo rapporto con la realtà. Le lezioni, approfondite e ben strutturate, sono state suddivise in tre macroaree: “Scissione, inettitudine e indifferenza: da Petrarca a Moravia”; “Ambizione, alienazione e omologazione: da Dante a Pasolini”; “Humanitas, anti-humanitas e postmodernità: da Boccaccio a Calvino”. Ciascuno di questi ambiti tematici è stato, di volta in volta, oggetto di trattazione anche da parte del prof. Cerioni, che ne ha illustrato i risvolti storico-filosofici.

Grazie alla sapiente e attenta supervisione della loro insegnante, gli studenti hanno rafforzato competenze trasversali, migliorato la capacità espositiva e affinato strumenti di valutazione e autovalutazione, maturando maggiore consapevolezza di sé e degli altri. In particolare, lo scambio intergenerazionale, grazie al confronto tra persone di tutte le età, ha concorso all’acquisizione di competenze di cittadinanza, promuovendo l’educazione alla diversità.

Come ha sottolineato il prof. Cerioni - in un’intervista rilasciata da docenti, studenti e partecipanti del corso al Tg3 Marche  -, “avvicinare un giovane ad un anziano è sempre un miracolo”. Dal canto loro, gli adulti hanno ascoltato con interesse e curiosità i giovani relatori, elogiandoli per l’impegno, la competenza, la padronanza e la chiarezza che hanno dimostrato nell’esporre contenuti complessi.

Il prossimo appuntamento per “gli studenti in cattedra” sarà a gennaio 2026, ancora una volta alla LUAJ di Jesi: il viaggio della conoscenza non può che proseguire.

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Pubblicato il 17-12-2025